Riflessioni in Circolo

Novità sul fronte ucraino…

La Corte Penale Internazionale dell’Aja ha emesso un mandato di cattura contro Putin per aver commesso il crimine di strappare migliaia di bambini ucraini dalle loro famiglie per “rieducarli” e renderli “adottabili” da famiglie  russe: si parla di 16.000 bambini. Il mandato di cattura sarà comunque difficile da eseguire poichè la Russia, insieme a Cina, Stati Uniti e Israele, non riconosce la Corte olandese. (C’è da riflettere molto sul fatto che queste quattro potenze nucleari si  siano auto escluse da questo organismo internazionale di giustizia…). Al di là della sua applicabilità, la decisione è comunque molto importante perchè rappresenta un atto di accusa ufficiale della comunità internazionale al leader del Cremlino per crimini specifici. Il problema sarà questo: la sentenza lo indurrà a più miti consigli, oppure lo farà sentire ancor di più in un angolo dal quale tentare di uscire anche con scelte scellerate?

Intanto si prepara l’ennesima carovana della pace organizzata da “StopTheWarNow” (StopAllaGuerraOra), una rete che raggruppa 170 organizzazioni coordinate dalla “Comunità Giovanni XXIII”. Si realizzerà dal 31 marzo al 3 aprile e toccherà le città di Odessa, di Mykolaiv, Cherson, portando aiuti umanitari di ogni genere e manifestando la propria volontà di pace chiedendo l’immediato cessate il fuoco e l’avvio di serie trattative di pace.

Sul sito di “StopTheWarNow” si leggono queste parole: “Non ci rassegniamo alla guerra e, al di là delle parole dei salotti mediatici, continuiamo a metterci i nostri corpi. Siamo consapevoli di non partecipare a un intervento risolutivo. Semplicemente chiediamo di non contribuire ad infliggere altro dolore. I risultati di chi ha scelto la via dell’uso della forza sono sotto gli occhi di tutti e nelle lacrime delle vittime. Noi non ci rassegniamo alla guerra e vogliamo continuare a dirlo con la nostra presenza.

Dante Mantovani

Sempre meno umanità?

Alcuni segnali che vengono sia dalla politica che dalla società civile, mi stanno convincendo, se ancora ce n’era bisogno, che la nostra “umanità” sta progressivamente regredendo, che la nostra sensibilità umana sta subendo un arretramento preoccupante. Due recenti fatti hanno riattivato in me questa sensazione.

Il primo viene dalla società civile, in realtà non il primo di questo genere: una signora con il figlio ventiquatrenne, affetto da qualche handicap, ospite di un albergo a S. Martino di Castrozza per qualche giorno di vacanza è stata invitata a consumare i pasti in una stanza a parte, perchè gli altri ospiti erano “disturbati” dall’handicap del figlio.

Il secondo, viene dal nostro Governo presieduto da Giorgia Meloni (“donna, madre e cristiana”): si è riunito a Cutro dopo la tragedia del naufragio  di migranti in fuga dalla Siria, dall’Afghanistan e da altre situazioni di guerra e violenza, senza nemmeno rendere omaggio alle vittime e senza nemmeno incontrare i superstiti per portare conforto e solidarietà umana; l’unica cosa che ha fatto: decidere altri provvedimenti a contrasto dell’immigrazione.

Sono preoccupanti segnali di un imbarbarimento che derivano da un mentalità razzista che si sta lentamente, ma inesorabilmente, insinuando nelle nostre società. “Prima i nostri…”, “prima gli italiani…” ed altre ancora, sono affermazioni che sentiamo ormai da tanto tempo da una certa politica e che nel tempo si sono sedimentate in buona parte della società civile.

Facciamo al più presto una cura di disintossicazione, perchè le conseguenze non possono essere che nefaste per tutta l’umanità.

Consiglio dei Ministri a Cutro

Giovedì 9 marzo, il Consiglio dei Ministri è convocato a Cutro, il comune dove è avvenuto il tragico naufragio di disperati in fuga da guerre, violenze, soprusi, fame, miseria… Perchè si va a Cutro? Per manifestare il dolore per le vittime e la solidarietà ai sopravvissuti? Questi sentimenti si manifestano nel silenzio e nella spontaneità, come ha fatto il Presidente della Repubblica Mattarella il giorno dopo la tragedia. Dalle dichiarazioni di vari Ministri, l’intento del Governo è invece quello di andare a Cutro per ribadire la propria linea ideologica secondo la quale il problema prioritario è quello di contrastare quelli che vengono chiamati “scafisti” o “trafficanti di esseri umani”. Su questa linea, il Governo ha ricevuto un “assist” formidabile da papa Francesco che, all’Angelus di domenica, ha appunto condannato questi delinquenti che si arricchiscono sulla pelle dei disperati. Ricevuto l’ “assist”, Meloni, Salvini e altri ministri si sono accaparrati immediatamente il “santo Padre”, ignorando ovviamente tutto ciò che Francesco ha sempre detto sul dovere di accogliere, accompagnare ed integrare gli immigrati, sulla necessità di creare corridoi umanitari, sul dovere di salvare vite umane nel Mediterraneo che lui, per primo, ha chiamato “cimitero di migranti”. Gli scafisti vanno certamente perseguiti e fermati, ma non con l’obiettivo, che è del governo italiano e dell’Europa, di lasciare i disperati nella realtà dalla quale fuggono; l’obiettivo deve essere quello di sostituire gli scafisti con viaggi e corridoi umanitari che permettano allo stesso tempo di salvare vite umane e di regolamentare i flussi migratori verso l’Europa. Perchè non si fa? Per due motivi: il primo, perchè le due maggiori forze di governo hanno nella loro “ideologia” il contrasto alle mescolanze culturali, religiose, etniche; il secondo, per un semplice calcolo elettoralistico: contrastare l’immigrazione, rende, purtroppo, voti e consenso popolare. E questa è ormai una tendenza che ha contagiato buona parte dell’Europa. Ma con questa prospettiva, il Mediterraneo continuerà ad essere il “cimitero dei migranti”.

Dante Mantovani