Alcuni segnali che vengono sia dalla politica che dalla società civile, mi stanno convincendo, se ancora ce n’era bisogno, che la nostra “umanità” sta progressivamente regredendo, che la nostra sensibilità umana sta subendo un arretramento preoccupante. Due recenti fatti hanno riattivato in me questa sensazione.
Il primo viene dalla società civile, in realtà non il primo di questo genere: una signora con il figlio ventiquatrenne, affetto da qualche handicap, ospite di un albergo a S. Martino di Castrozza per qualche giorno di vacanza è stata invitata a consumare i pasti in una stanza a parte, perchè gli altri ospiti erano “disturbati” dall’handicap del figlio.
Il secondo, viene dal nostro Governo presieduto da Giorgia Meloni (“donna, madre e cristiana”): si è riunito a Cutro dopo la tragedia del naufragio di migranti in fuga dalla Siria, dall’Afghanistan e da altre situazioni di guerra e violenza, senza nemmeno rendere omaggio alle vittime e senza nemmeno incontrare i superstiti per portare conforto e solidarietà umana; l’unica cosa che ha fatto: decidere altri provvedimenti a contrasto dell’immigrazione.
Sono preoccupanti segnali di un imbarbarimento che derivano da un mentalità razzista che si sta lentamente, ma inesorabilmente, insinuando nelle nostre società. “Prima i nostri…”, “prima gli italiani…” ed altre ancora, sono affermazioni che sentiamo ormai da tanto tempo da una certa politica e che nel tempo si sono sedimentate in buona parte della società civile.
Facciamo al più presto una cura di disintossicazione, perchè le conseguenze non possono essere che nefaste per tutta l’umanità.